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30 novembre 2009

Gerarchia e violenza nell'infanzia di _Tyrannosaurus_


Chiunque possegga un pollaio ed abbia osservato il comportamento delle galline avrà notato che questi animali sono fortemente gerarchici, e che tale rigida gerarchia è spesso mantenuta tramite interazioni violente che costituiscono il cosidetto "ordine di beccata", il diritto dei dominanti di infierire letteralmente sui subordinati, colpendoli col becco. Questo tipo di comportamento è osservato anche nei raggruppamenti di coccodrilli, nei quali non sono rari gli scontri a morsi, capaci di lasciare cicatrici vistose, sopratutto sul cranio.
La logica dell'inferenza filogenetica quindi implica che questo genere di comportamento era presente anche negli archosauri fossili, compresi i theropodi mesozoici. In particolare, è plausibile che i taxa con crani massicci e aventi dermascheletro ispessito e rugoso fossero soliti interagire con i conspecifici a morsi. Come discusso in precedenti post, la presenza di lesioni rimarginate nei crani di numerosi theropodi è interpretabile non tanto come scampata predazione, quanto come cicatrici di scontri cruenti ma non letali con membri della stessa specie.
Un caso molto interessante è stato descritto di recente.
Peterson et al. (2009) descrivono il cranio molto ben conservato di un esemplare giovanile di Tyrannosaurus dalla Formazione Hell Creek. Sulla base dell'istologia ossea, è stimata un'età alla morte di 12 anni, che indica un animale al termine dell'infanzia, prossimo alla maturità sessuale e alla fase di crescita accelerata che avrebbe portato l'animale dai 7 metri di lunghezza ad oltre 12 nel giro di pochi anni.
La tafonomia del sito non mostra tracce di predazione da parte di spazzini, né di disturbo fisico del corpo. Nonostante ciò, il cranio mostra delle vistose lesioni, a carico di un processo mascellare del nasale, completamente assente, oltre a quattro perforazioni ellittiche, disposte ad arco lungo la parte dorsale del rostro. Le perforazioni mostrano segni di rimarginazione, e ciò esclude che siano legate alla morte dell'animale. Inoltre, il rostro pare leggermente asimmetrico a livello della lesione, deformandosi in avanti verso sinistra. Dato che il resto del fossile non mostra tracce di deformazione, è escluso che l'asimmetria sia stata generata dalla fossilizzazione. Pertanto, è plausibile che la causa delle perforazioni e dell'assenza del ramo mascellare del nasale abbia provocato una crescita anomala nel rostro, producendo una leggera asimmetria nel muso dell'animale. La forma e disposizione delle perforazioni è interpretabile come l'effetto di un morso. L'unico animale noto nella Formazione Hell Creek capace di infliggere un morso con quella forma e dimensione (sia generale che nelle perforazioni) è un esemplare giovanile di Tyrannosaurus: né i coccodrilli né gli adulti di Tyrannosaurus hanno denti con sezione così compressa. Inoltre, il fatto che le lesioni fossero rimarginate indica che, probabilmente, non furono inflitte con l'obiettivo di uccidere, ma che, probabilmente, erano parte di un comportamente aggressivo non finalizzato alla predazione. In poche parole, si tratta probabilmente dei segni derivanti da un "ordine di beccata".
Pertanto, è probabile che i giovani di Tyrannosaurus, come dedotto anche in altri taxa, fossero gregari, e formassero gruppi gerarchizzati composti da animali approssimativamente della stessa taglia, e che tale gerarchia fosse mantenuta tramite un comportamento aggressivo che comprendeva morsi non letali, rivolti al cranio dei subordinati.

Ringrazio Joseph Peterson per avermi inviato una copia del suo articolo.

Bibliografia:
Peterson J.E., Henderson M.D., Scherer R.P., & Vittore C.P., 2009 - Face Biting on a Juvenile Tyrannosaurid and Behavioral Implications. Palaios 24:780-784.

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